Titolo: Interventi di Forestazione nel comprensorio della Valle dell’Alcantara
Comune: Francavilla Di Sicilia - Gaggi - Giardini Naxos - Graniti - Malvagna - Moio Alcantara - Motta Camastra (Comune capofila)- Taormina
Importo: € 1.824.800,00
Piante: 65.420
Superficie: 65,42 ha
Localizzazione: Parco Fluviale del fiume Alcantara
Descrizione: Il parco Fluviale dell’Alcantara, istituito nel 2001, salvaguarda e promuove uno dei più importanti corsi d’acqua perenni della Sicilia, situato tra le province di Catania e Messina; i comuni aderenti al parco presentano numerose testimonianze storiche, geomorfologiche, naturalistiche e paesaggistiche.
Risalendo il fiume Alcantara dalla foce sino alla sorgente si incontrano Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia e Taormina, notissima località turistica internazionale; oltre si giunge a Gaggi, antico casale che trae il suo nome dall’arabo Karigi (canale d’acqua), a Motta Camastra che ospita le rinomate “Gole dell’Alcantara”, conosciute ovunque per la spettacolarità dei prismi basaltici formanti pareti alte sino a dieci metri. Tra i vari Comuni del Parco menzioniamo: Francavilla di Sicilia, sede amministrativa del Parco Fluviale, che ospita il Convento dei Frati Minori Cappuccini al cui interno si trova il Museo della testimonianza francescana; Graniti, centro di origine araba ubicato sulla sponda destra del torrente Petrolo, conosciuto per la pineta e per la produzione di ciliegie; Mojo Alcantara si sviluppa presso una piana alluvionale, in prossimità del monte Moio, uno dei crateri minori collegati all’Etna; Malvagna che offre la possibilità di ammirare la chiesetta bizantina a cella trifora risalente al VI-VII secolo denominata “Cuba” e ampi territori forestali.
L’intervento prevede l’impianto di superfici forestali e la loro successiva manutenzione per svariati anni ed avrà luogo su superfici agricole, le fasce ripariali del Fiume Alcantara ed aree ex discariche bonificate.
Le specie utilizzate per l’impianto saranno autoctone, tipiche dell’ecosistema interessato e verranno scelte tra quelle che il Piano Forestale indica per l’area forestale omogenea di riferimento, in funzione dell’idoneità ad eventuali rischi ambientali specifici.
Gli interventi tecnici sono i seguenti: imboschimenti specie arboree e arbustive, preparazione del terreno mediante ripulitura e spietramento, scavo, buche, fornitura e trasporto piantine, messa a dimora di piantine autoctone di 1-2 anni di fitocella o contenitore alveolare, eventuali sistemi di protezione e pacciamatura, semina (per aumentare la percentuale di attecchimento), chiudenda forestale (con scalandrino e cancelli in legno); interventi forestali antincendio, quali fasce parafuoco, stradelle di servizio con drenaggi e viminate. Le specie vegetali da collocare a dimora verranno selezionate in funzione del contesto in cui si interviene (ripa fluviale, ex discarica bonificata, territori ex agricoli), in maniera tale che sia valorizzato l’habitat esistente, migliorandone la composizione floristica ed aumentando la qualità della fauna ed avifauna locale e dell’entomofauna, oltre che favorire l’aumento della biodiversità preesistente.
