Da emergenza cronica a fiore all’occhiello dell’amministrazione. In sei anni la Città metropolitana di Messina ha intercettato 106,8 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica, ribaltando un quadro che nel 2018 mostrava scuole superiori prive di certificazioni, impianti obsoleti e bilanci bloccati. Oggi i numeri raccontano una strategia di lungo periodo che ha permesso di avviare cantieri in tutta la provincia, con interventi mirati su vulnerabilità sismica, impianti elettrici e manutenzioni straordinarie.
Il contesto: dal 2018 alla svolta
Nel 2018, su 65 plessi scolastici di secondo grado da Giardini Naxos a Mistretta:
• solo 12 disponevano della certificazione di vulnerabilità sismica;
• 21 erano in regola con il certificato antincendio (grazie a proroghe annuali);
• altrettanti avevano impianti elettrici conformi.
Nel 2018, il panorama delle scuole superiori della Città metropolitana di Messina si presentava con una situazione che richiedeva interventi urgenti. Su 65 plessi scolastici da Giardini Naxos a Mistretta, solo 12 erano in possesso della certificazione di vulnerabilità sismica e 21 risultavano essere in regola con la certificazione antincendio. Altri 21 edifici, inoltre, avevano completato l'adeguamento degli impianti elettrici.
Una situazione aggravata dalle difficoltà economiche dell’ex Provincia, priva di bilanci approvati e impossibilitata a garantire persino l’ordinaria manutenzione. «Abbiamo costruito un sistema capace di intercettare oltre 106 milioni di euro e avviare cantieri ovunque. Se gli stessi numeri li avesse ottenuti un Ente già solido, sarebbe stato normale. Ma farlo partendo dal “campo con le buche”, come dico sempre, è un risultato straordinario», ha ricordato Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord ed ex sindaco.
I finanziamenti sono stati utilizzati per realizzare interventi strutturali in numerosi plessi scolastici sparsi in tutta l'area metropolitana, dai centri urbani alle zone più periferiche e montane. La pianificazione territoriale ha permesso di affrontare le problematiche specifiche di ciascun plesso, adattando gli interventi alle necessità locali, come nel caso delle scuole situate nelle aree jonica, tirrenica e nebroidea, dove sono stati previsti interventi mirati.
I numeri dell’investimento
Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ad altre fonti di finanziamento esterne, la Città metropolitana ha potuto avviare una serie di interventi determinanti, che hanno permesso di dare vita a lavori significativi, con un focus particolare sull’adeguamento sismico e sul miglioramento delle infrastrutture scolastiche. Di questi 106,8 milioni di euro, 98,4 milioni sono stati destinati a interventi di adeguamento sismico, una delle priorità per garantire ambienti di apprendimento sicuri.
L'approccio adottato da Palazzo dei Leoni ha visto un impegno continuo per garantire che le scuole non solo rispettassero le normative di sicurezza, ma fossero anche dotate di impianti funzionali e moderni. A tale scopo, sono stati appaltati lavori per 85,3 milioni di euro, di cui 78,9 milioni di euro sono già stati destinati a lavori in corso o già completati. I 13 milioni di euro rimanenti sono stati impegnati in interventi ancora in fase di progettazione.
I lavori realizzati in questo ambito includono anche 6,5 milioni di euro destinati alla manutenzione straordinaria degli edifici scolastici e 1,8 milioni di euro per la progettazione delle attività relative alla vulnerabilità sismica. Il sindaco Federico Basile ha sottolineato come questo intervento rappresenti un passo fondamentale verso la creazione di strutture sicure e moderne, dichiarando: «Oggi la Città metropolitana è protagonista di investimenti che permettono a studenti, famiglie e dirigenti scolastici di avere strutture più sicure e adeguate alle normative. Questi numeri rappresentano fatti concreti, non parole. In sei anni abbiamo costruito una strategia chiara: individuare problemi, programmare interventi e reperire risorse».
Il quadro della ripartizione delle risorse è la seguente:
• 85,3 milioni di euro appaltati per opere di edilizia scolastica.
- 78,9 milioni già consegnati alle imprese o in corso di esecuzione.
- 13 milioni impegnati per interventi in progettazione.
• 542 mila euro lavori già completati, a un anno dalla scadenza naturale del PNRR.
• 6,5 milioni di euro per manutenzione straordinaria (di cui 4,4 milioni già eseguiti).
• 1,8 milioni di euro per progettazione sulla vulnerabilità sismica.
• 98,4 milioni di euro complessivi per adeguamento sismico e funzionale, di cui 12,7 milioni nel capoluogo.
Cantieri strategici
Il lavoro non si ferma e, nel corso degli anni, è stato possibile portare a termine importanti cantieri. Alcuni di questi, come quelli presso il liceo Maurolico, il liceo Seguenza e l’istituto Archimede, sono già in fase avanzata. Al liceo Maurolico, per esempio, i lavori sono partiti concentrandosi sull’impiantistica, e si proseguirà con gli interventi strutturali appena sarà possibile farlo senza compromettere le attività didattiche. Al liceo Seguenza, la consegna dei lavori è imminente, con la possibilità che già nei prossimi giorni possano iniziare le attività propedeutiche al cantiere. Per l’istituto Archimede, è in fase di completamento il rinnovo dell’impiantistica nel plesso satellite, mentre il progetto principale è pronto a partire, con una durata complessiva prevista di 500 giorni lavorativi. Tuttavia, non tutti i progetti sono stati avviati con la stessa rapidità. Un esempio è il progetto delle officine del Verona Trento, che ha subito un rallentamento, nonostante fosse destinato a un investimento di circa 20 milioni di euro. Pur non essendo stato defiscalizzato, la Regione sta valutando altre opzioni di finanziamento per portare avanti il progetto.
Gli interventi riguardano edifici storici e complessi sotto il profilo strutturale:
• Maurolico: lavori consegnati e cantiere approntato; avviata la fase impiantistica.
• Seguenza: consegna dei lavori prevista a giorni, con attività propedeutiche già in avvio.
• Archimede: completato il rinnovo dell’impiantistica del “satellite”; autorizzazione del Genio civile attesa per il plesso principale, con lavori stimati in 500 giorni lavorativi.
• La Farina: inserita tra gli edifici storici oggetto di interventi strategici.
• Verona Trento: progetto da quasi 20 milioni di euro in stand-by; non definanziato, ma la Regione deve individuare una nuova fonte di copertura dopo l’uscita dal PNRR.
«L’avvio dei cantieri nelle scuole ha comportato anche qualche disagio, perché spesso i lavori vanno eseguiti mentre gli studenti sono in classe. Ma sono lavori che ci premiano, perché avremo scuole sicure proprio per i ragazzi», ha spiegato il direttore generale Giuseppe Campagna.
La sfida delle aule cuscinetto
La continuità didattica resta una delle criticità più complesse. «La ricerca di aule cuscinetto è un tema centrale — ha dichiarato Salvo Puccio, direttore generale del Comune ed ex Metrocity —. Avere 13 scuole nelle quali intervenire contemporaneamente, perché così impone il PNRR, significa avere altrettanti istituti “volano” nei quali spostare le classi, e non è facile reperirli. Abbiamo interloquito con il Ministero dell’Istruzione per ottenere supporto. Vorremmo più tempo per completare le opere e chiediamo risorse ulteriori per effettuare i lavori senza interrompere le lezioni, prevedendo doppi turni di lavoro per gli operai dal pomeriggio a tarda sera, al fine di accelerare».
Un modello nazionale
Per De Luca, i risultati raggiunti nel settore dell’edilizia scolastica di secondo grado sono «il segno tangibile del lavoro della buona amministrazione», maturati dopo l’ordinanza del 2018 che prevedeva la chiusura dei plessi non a norma. «Messina è oggi un modello nazionale di performance amministrativa, e questo dà fastidio a chi continua a raccontare solo ciò che non va», ha concluso.
Un modello di amministrazione efficiente
Il successo ottenuto dalla Città metropolitana di Messina non è solo un fatto numerico, ma un segno di una gestione amministrativa che ha saputo rispondere con efficacia alle esigenze del territorio. L’impegno costante nell’intercettare bandi di finanziamento e nel coordinare i vari progetti ha reso possibile il recupero e il rinnovamento di numerose strutture scolastiche, restituendo agli studenti spazi di apprendimento moderni e sicuri.
«Questi numeri rappresentano fatti concreti, non parole», ha affermato il sindaco Basile, rivendicando il lavoro svolto. In effetti, la capacità di programmare, individuare le priorità e rispondere alle necessità con soluzioni pratiche ha reso possibile una trasformazione significativa del sistema scolastico metropolitano. Lo ha confermato anche Cateno De Luca, ex sindaco e leader di “Sud chiama Nord”, che ha sottolineato come, nonostante le difficoltà iniziali, la Città metropolitana sia riuscita a sviluppare un modello di amministrazione che può essere considerato un punto di riferimento anche a livello nazionale.
«Messina è oggi un modello di performance amministrativa», ha dichiarato De Luca, aggiungendo che i risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro continuo e di una visione chiara, orientata all'efficienza e alla sicurezza degli spazi scolastici. Un percorso che, seppur accompagnato da qualche difficoltà logistica, ha dato vita a una città che investe nel futuro dei suoi giovani e nella qualità della loro formazione.
Conclusioni: il futuro è sicuro e sostenibile
In definitiva, il percorso intrapreso dalla Città metropolitana di Messina nel settore dell'edilizia scolastica è una testimonianza di impegno, strategia e risultati concreti. Gli investimenti effettuati e i cantieri avviati sono solo l'inizio di un processo che dovrà continuare nei prossimi anni, con la possibilità di affrontare nuove sfide, ma con la consapevolezza che la sicurezza e il benessere degli studenti sono la priorità assoluta. Il lavoro svolto fino a oggi ha trasformato Messina in un esempio di amministrazione efficiente, in grado di rispondere in modo concreto e tempestivo alle esigenze della comunità scolastica.
Prospettive
La Città metropolitana prosegue con una pianificazione territoriale che coinvolge l’intera rete scolastica — dalle aree jonica, tirrenica e nebroidea fino al capoluogo — con ulteriori progetti esecutivi pronti a intercettare nuovi finanziamenti. L’obiettivo è chiudere il divario tra lavori appaltati e opere completate entro le scadenze del PNRR, garantendo al contempo la continuità delle attività didattiche e la sicurezza degli studenti.
Da emergenza a eccellenza: l’edilizia scolastica messinese si candida oggi a paradigma di resilienza e capacità amministrativa.
Il Responsabile dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale
Dott. Giuseppe Spanò
Il Responsabile del Servizio Gabinetto Istituzionale
Ing. G. Maggioloti
- Comunicato stampa