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27 gennaio 2022

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La “Giornata della memoria” viene celebrata il 27 gennaio a ricordo dell’ingresso, nel 1945, dei carri armati dell'esercito sovietico nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia, portando a conoscenza del mondo l’orrore perpetrato nei confronti degli Ebrei.
 Da allora questo campo è diventato il luogo simbolo della discriminazione e delle sofferenze di chi è stato internato solo perché ebreo o zingaro o omosessuale o anche, semplicemente, perchè aveva idee politiche diverse da quelle di chi era al potere.
La Città metropolitana di Messina ha inteso partecipare alla ricorrenza con il duplice scopo di ricordare, per far sì che nessuno dimentichi l'orrore dell'Olocausto, ma che di tramandare, di raccontare la Shoah alle future generazioni e assicurarsi che non accada mai più niente del genere.

A tal fine nella galleria d’arte “Lucio Barbera”, si è tenuto in diretta streaming, un incontro sul tema “Vivere con la stella: gli Ebrei nell’Europa nazista”
L'appuntamento, organizzato dal Servizio “Cultura” della I Direzione della Città Metropolitana, ha visto  la partecipazione del prof. Giovanni Caola, Coordinatore della sezione di Simbolica Ebraica e Teosistemi del Mediterraneo del CESMIS - Università degli studi di Messina e di Padre Alessio Mandanikiotis, Archimandrita, ultimo testimone del monachesimo orientale in Sicilia.
Dopo la presentazione dell’evento da parte dell’Arch. Attilio Griso funzionario responsabile del Servizio Cultura, è intervenuto Padre Alessio Mandanikiotis, che ha sottolineato la necessità di trasmettere la memoria dei fatti alle nuove generazioni, ricordando la deportazioni degli ebrei nella sua memoria di bambino romano del quartiere di Trastevere.
Il Prof.  Giovanni Caola , dopo avere inquadrato il fenomeno della persecuzione degli Ebrei nalla Germania Nazista, ma  anche nel resto dell’Europa, Italia compresa, nel periodo tra le due guerre, ha sottolineato con forza come quello dell’eccidio degli Ebrei è un capitolo della Storia  del Novecento europeo, di quel  secolo , che Heidegger definiva  “questo folle secolo”  
“La  Shoah” ha affermato il prof. Caola “non è fuori dalla storia europea. Essa è avvenuta  in Europa ed  appartiene a tutti noi cittadini di questa Europa, che, geo-politicamente semplificata con la costituzione della Unione, oggi appare  instabile, insicura, poco resiliente, senza un preciso indirizzo strategico,   abituata al linguaggio e ai metodi dell’economia aziendale ed imprevedibile nella sua dinamica evolutiva.  
Tutti noi europei, e non solo gli ebrei, dobbiamo  sforzarci di non dimenticare; e  non   per coltivare un senso di colpa,che non ha mai  prodotto niente di buono,  ma per conoscere,riflettere e meditare”.
 I lavori sono stati conclusi dalla dott.ssa Nuccia Di Gennaro che, dopo avere ringraziato quanti hanno partecipato dall’evento, ha dato appuntamento per il prossimo “Maggio dei Libri”

Comunicato Stampa 15/2022
redatto da Gaetano Catanzaro
Responsabile del Servizio
Dott. Francesco Roccaforte