Inaugurata questa mattina, nei locali della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, la mostra “Sadif feat Gas” collettiva d’arte indipendente degli artisti Sadif di origine egiziana; Gimaka del Senegal e del messinese Alex Caminiti, con la direzione artistica di Sabrina Di Felice, che intende denunziare il dramma delle bambine date in spose a uomini, quasi sempre molto più grandi di loro.
Sono intervenuti all’evento, anche in rappresentanza del Sindaco Metropolitano Cateno De Luca, gli Assessori comunali Alessandra Calafiore, Enzo Caruso e Francesco Gallo. I lavori sono stati introdotti dall’avv. Anna Maria Tripodo dirigente della I Direzione e dall’arch. Attilio Griso, resp. Servizio Cultura.
I volti delle bambine raffigurate nei dipinti, se da una parte sono caratterizzati da immagini crude, provocatorie, con l’intento di denunciare le violenze perpetrate nei confronti di spose bambine nella pratica dei matrimoni forzati, dall’altra vogliono esprime quantomeno il rifiuto di una condizione di sottomissione e la speranza di un futuro migliore.
Quello delle spose bambine è un fenomeno estremamente radicato in tutto il mondo, Ogni giorno circa 37.000 spose bambine sono costrette ad unirsi in matrimonio con uomini che non amano, molto spesso assai più grandi di loro. Queste bimbe oltre a perdere la propria infanzia e ad essere allontanate dalle proprie amicizie, perdono anche la possibilità di ricevere un’istruzione e sono soggette, inevitabilmente, a subire gravidanze precoci. Il risultato di questa pratica disumana è un profondo malessere fisico e psicologico e l’insorgere si gravi conflitti interiori, per cui molte di loro preferiscono uccidersi piuttosto che vivere questo incubo.
Si tratta, come ha sottolineato l’Assessore Alessandra Calafiore, di un fenomeno non lontano dalle nostre realtà, dove, pur non esistendo il fenomeno delle spose bambine, è assai diffuso, quello dei rapporti con ragazzine adolescenti e delle gravidanze di minori, è necessario quindi un grande sforzo delle Istituzioni e della società civile per l’emancipazione culturale e la consapevolezza del proprio essere delle nostre ragazze.
Enzo Caruso ha posto l’attenzione sulla necessità di un rilancio culturale nella nostra città, incominciando con il rendere maggiormente fruibili i luoghi di eccellenza come la galleria “Lucio Barbera”.
I tre artisti sono stati già protagonisti di numerose mostre organizzate in musei ed istituzioni pubbliche in tutto il mondo, dalla Cina al Sudamerica, dalla Russia al Giappone, al Canada, agli Usa e naturalmente in Italia.
La mostra sarà visitabile sino al 15.11.2020 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, previa prenotazione telefonica ai numeri 0907761217 e 0907761866.
L’Ufficio Stampa