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15 gennaio 2015

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Un team composto da dieci studenti delle classi quinte e quarte della specializzazione informatica dell’Istituto Tecnico Industriale “Verona-Trento” di Messina parteciperà, per il secondo anno consecutivo, alla finale della competizione internazionale “Zero Robotics High School Tournament 2014” organizzata dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), NASA ed ESA ed  in programma a Boston il 16 gennaio 2015 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Si tratta di un torneo di programmazione di micro satelliti spaziali chiamati Spheres (Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites) realizzati dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) e situati all'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Le squadre dovranno governare i micro satelliti che si muoveranno all’interno della stazione orbitante sotto la visione di sei astronauti a bordo. La competizione consisterà nella creazione di codici di programma in linguaggio di programmazione C++ per il controllo dei satelliti in miniatura. Gli Spheres (Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites) sono utilizzati dalla NASA all’interno della stazione spaziale, ciascuno con la propria energia, i propri propulsori, computer e sistemi di navigazione. I risultati ottenuti con questo tipo di micro satelliti sono importanti ai fini della manutenzione, dell’assemblaggio di satelliti, dello studio delle manovre di attracco e del volo di formazione.

Nel corso della conferenza stampa, svoltasi a Palazzo dei Leoni, il dirigente scolastico Simonetta Di Prima e la professoressa Eliana Bottari hanno illustrato i dettagli della partecipazione dell’I.I.S. “Verona Trento” alla fase finale.

Il team di studenti messinesi, denominato “Wall-E 2.0”, composto da Giorgio Nocera, Pietro La Spada, Salvatore Doddis, Giovanni Lonia, Christian Neto, Alessio Iannello, Omar Shatani, Mattia Alfonso, Francesco Castorina e Davide Ventaglio e coordinata dai professori Eliana Bottari e Giovanni Rizzo, dopo aver superato le varie fasi ad eliminazione diretta con oltre 180 squadre provenienti da Europa, Stati Uniti, Messico e Russia, si è classificato al decimo posto assoluto ed al quinto del girone di appartenenza.

Il gruppo ha dovuto superare la selezione nazionale che si è svolta nel periodo tra giugno e luglio; dopo aver ottenuto l’accesso alla seconda (2D) e terza (3D) fase, è giunta alla fase delle “alleanze” in cui gli studenti, in videoconferenza con le altre squadre, hanno stretto l’alleanza con "The Gru Crew" di Lubbock e "2468 Team Appreciate" di Austin, entrambe del Texas (USA). I tre team hanno collaborato per la realizzazione del codice che li ha portati alla finale.

Le regole del torneo prevedono che ogni match venga giocato da due satelliti che devono, partendo dalla rispettiva posizione iniziale, scattare più foto possibili ai punti di interesse che, casualmente, si formeranno sull’area visibile dell’asteroide che si trova al centro della zona di gioco; agli angoli opposti ai satelliti si trovano dei pacchetti di upgrade memoria che consentiranno, una volta raccolti, di scattare un maggior numero di foto. Se questo non avverrà ogni Spheres potrà contenere nella sua memoria al massimo due foto che dovranno essere caricate prima che vengano danneggiate dai bagliori solari che si verificheranno una volta ogni 70 secondi. Senza le dovute precauzioni i bagliori, oltre che danneggiare le foto, potranno arrecare danni al satellite. Lo Spheres potrà rifugiarsi dietro l’asteroide posizionandosi nella zona d’ombra in cui sarà totalmente al sicuro. In base ai punti perduti causati dall’esposizione ai bagliori solari ed ai punti acquisiti con lo scatto ed il caricamento delle foto si otterrà il punteggio di gara complessivo.

Il Commissario Straordinario
     
Dott. Filippo Romano