Anche le Piccole e Medie Imprese agricole possono far parte dei Consorzi per l’internazionalizzazione. La novità è stata introdotta dal Decreto Legge 23.12.2013, n.145.
L’art.5, comma 3, del citato Decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23/12/2013, infatti, ha previsto che anche le Piccole e Medie Imprese agricole possano far parte della compagine consortile e, quindi, aderire ai progetti per l’internazionalizzazione (ferma restando l’applicazione del de minimis per le imprese agricole secondo il Regolamento CE n. 1535/2007 e successive modificazioni).
Si evidenzia, tuttavia, che il D.L. n.145/2013, deve essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione ovvero entro il 20 febbraio 2014, come specificato nell’art.2, comma 2, Decreto Direttoriale 10.01.2014; in caso contrario esso decade perdendo efficacia sin dalla sua entrata in vigore.
In considerazione di ciò, si invitano i Consorzi per l’internazionalizzazione costituiti anche da imprese agricole a valutare l’opportunità di presentare domanda di contributo successivamente all’avvenuta conversione in legge del predetto Decreto.
SCHEDA DI SINTESI
Scopo dei contributi
I contributi sono finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese realizzate dai Consorzi per l’internazionalizzazione, anche attraverso contratti di rete con piccole e medie imprese non consorziate.
Requisiti:
I Consorzi per l’internazionalizzazione devono:
- essere costituiti o in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari e agricole aventi sede in Italia; possono partecipare imprese del settore commerciale.
- E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici;
- avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
- avere uno statuto in cui risulti espressamente indicato il divieto di distribuzione degli avanzi e degli utili di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
- avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a € 1.250,00 e non superiori al 20% del fondo stesso;
- non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali.
Progetto e iniziative finanziabili:
- il progetto di internazionalizzazione deve prevedere specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese;
- deve prevedere una spesa ammissibile non inferiore a € 50.000,00 e non superiore a € 400.000,00, l'entità del contributo non può superare il 50% delle spese ritenute ammissibili;
- deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera; è possibile prevedere il coinvolgimento, attraverso un contratto di rete, di PMI non consorziate purché in numero non prevalente rispetto a quello delle imprese consorziate coinvolte;
- il progetto presentato da consorzi con sede legale in Sicilia o Valle d’Aosta può anche avere una strutturazione monoregionale, prevedendo il coinvolgimento di sole imprese con sede legale in una delle citate regioni;
- può avere anche una durata pluriennale, con una articolazione massima triennale. In tal caso le attività previste devono essere strutturate e collegate tra loro in un’ottica di sviluppo strategico in merito agli obiettivi che si intendono raggiungere. La domanda di contributo deve essere presentata annualmente.
Iniziative agevolabili
- partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
- show-room temporanei;
- incoming di operatori esteri;
- incontri bilaterali fra operatori esteri e all'estero;
- workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
- azioni di comunicazione sul mercato estero;
- attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo totale delle iniziative;
- realizzazione e registrazione del marchio consortile.
Scadenza
15 marzo 2014
Documento a cura dell’Ufficio Europa ed Interventi Comunitari