A trent’anni dal disastro nucleare di Chernobyl l’UE continua a sostenere i progetti per la disattivazione della centrale e la messa in sicurezza della zona circostante.

 

Ricordando il disastro di Chernobyl, l’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini, il Vicepresidente Šef?ovi? e il Commissario Hahn hanno dichiarato: “L’incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986 ha causato devastazione e grande sofferenza. Vite tragicamente perdute, famiglie sradicate. Ancora oggi, trent’anni dopo, la popolazione di Ucraina, Bielorussia e altri paesi colpiti continua a soffrire per le conseguenze a lungo termine del disastro sulla salute e sull’ambiente. L’Unione europea è stata in prima linea negli sforzi internazionali per far fronte alle conseguenze dell’incidente e resta impegnata nella promozione della sicurezza e della protezione nucleare nel mondo.”

Oggi la Commissione europea ha promesso circa 20 milioni di euro di contributo al Conto sicurezza nucleare come parte dei 45 milioni attesi dal G7 e dalla Commissione europea in aggiunta al sostegno già in atto. 

Il Conto sicurezza nucleare, finanziato dalla Commissione europea e da 29 paesi e gestito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, sostiene tra l’altro la costruzione di una struttura di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito della centrale di Chernobyl, necessaria per la disattivazione sicura della centrale. 

Il contributo della Commissione europea si aggiunge a quanto già versato al fondo “Struttura di protezione” per la costruzione di una nuova struttura di contenimento e altri progetti correlati che hanno l’obiettivo di isolare e disattivare il sito del disastro nucleare per rendere la zona nuovamente stabile e sicura, un progetto importante anche per i paesi che confinano direttamente con l’Ucraina.

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