Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

 

E' stato approvato in Conferenza Unificata il modello da adottare per predisporre e attuare i progetti di presa in carico delle famiglie beneficiarie del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA), la misura di contrasto alla povertà che da quest'anno verrà estesa all'intero territorio nazionale, dopo la sperimentazione attuata nelle grandi città.

Il documento chiarisce nel dettaglio il funzionamento e l'applicazione del SIA regolamentando un nuovo schema di intervento che prevede il rafforzamento del sistema dei servizi sociali sul territorio nell'ottica della rete integrata dei servizi.

Il SIA prevede infatti l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà, subordinato all'adesione ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. 

Per accedere al Sia è quindi necessaria una valutazione multidimensionale dei bisogni e la costruzione di un patto con i servizi, finalizzato al miglioramento del benessere della famiglia e quindi alla graduale riconquista dell'autonomia. La presa in carico richiede interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, monitoraggio, attivazione di prestazioni sociali e di interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio.

Per sostenerne l'attuazione ci sono a disposizione anche le risorse del Fondo sociale europeo: il primo Programma Operativo dedicato interamente all'inclusione sociale (PON Inclusione) stanzia a questo scopo 1 miliardo e 100 milioni di Euro nei prossimi sette anni. Risorse che saranno attribuite agli Ambiti territoriali per finanziare progetti coerenti con il modello di presa in carico condiviso nel documento approvato oggi".

 

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