Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale

 

Presentazione dei progetti per l’avvio al servizio di 200 volontari da impegnare nella sperimentazione dei Corpi Civili di Pace di cui 150 per progetti da realizzarsi all’estero e 50 per progetti da realizzare in Italia

 

Gli enti e le organizzazioni iscritte agli albi nazionali di servizio civile che abbiano svolto o svolgano da almeno tre anni attività nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale, possono presentare progetti da realizzarsi in Italia e all'estero volti ad impegnare 200 volontari in azioni di pace non governative nelle suddette aree, così suddivisi:

  • area di conflitto e a rischio di conflitto o post-conflitto: 125 volontari;

  • area di emergenza ambientale in Paesi esteri: 50 volontari;

  • area di emergenza ambientale in Italia: 25 volontari.

 

I soggetti accreditati possono presentare progetti:

  • in forma singola;

  • in coprogettazione con altri enti ed organizzazioni che siano in possesso dei predetti requisiti.

Possono essere associati partner pubblici e privati, italiani e stranieri.

 

Aree e campi d’azione

Aree di conflitto, a rischio di conflitto o post-conflitto

  • Sostegno ai processi di democratizzazione, di mediazione e di riconciliazione;

  • sostegno alle capacità operative e tecniche della società civile locale, anche tramite l’attivazione di reti tra persone, organizzazioni e istituzioni, per la risoluzione dei conflitti;

  • monitoraggio del rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario;

  • attività umanitarie, inclusi il sostegno ai profughi, sfollati e migranti, il reinserimento sociale degli ex –combattenti, la facilitazione dei rapporti tra le comunità residenti e i profughi, sfollati e migranti giunti nel medesimo territorio;

  • educazione alla pace.

 

Aree di emergenza ambientale

  • Sostegno alla popolazione civile che fronteggia emergenze ambientali, nella prevenzione e gestione dei conflitti generati da tali emergenze in Paesi esteri;

  • sostegno alla popolazione civile che fronteggia emergenze ambientali, nella prevenzione e gestione dei conflitti generati da tali emergenze in Italia.

 

Paesi in cui si attua la sperimentazione

Angola; Bangladesh; Barbados; Bolivia; Bosnia Erzegovina; Brasile; Cile; Colombia; Domenica; Ecuador; Etiopia; Ex RepubblicaJugoslava di Macedonia; Filippine; Giordania; Grenada; Guatemala; Guinea Bissau; Haiti; Indonesia; Kenia; Kiribati; Kosovo; Libano; Madagascar; Messico; Micronesia; Mozambico; Nauru; Nepal; Perù; SaintKitts e Nevis; Salomone; Samoa; Senegal; Sri Lanka; St. Vincent e Grenadine;R St. Lucia; Tanzania; Thailandia; Tonga; Turkmenistan; Tuvalu; Uganda; Uzbekistan; Vanuatu; Venezuela; Vietnam.

Ogni singolo progetto può prevedere un solo Paese quale ambito di realizzazione, anche se può svolgersi in più sedi di attuazione e può indicare una sola area ed un solo campo di azione.

 

Scadenza

15 febbraio 2016.

 

leggi tutto:

http://www.serviziocivile.gov.it/media/597944/10_11_15avviso-ccp-vers-finale.pdf

 

 

 

Ufficio Europa e Interventi Comunitari

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