Discorso del vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis tenuto durante la conferenza stampa sul referendum in Grecia.
Buon pomeriggio.
La Commissione europea prende atto del risultato del referendum di ieri in Grecia.
Rispettiamo la scelta democratica del popolo greco.
La vittoria del "no" purtroppo allarga il divario tra la Grecia e gli altri paesi dell’eurozona.
Non esistono soluzioni facili per uscire dalla crisi. Sono stati sprecati troppo tempo e troppe opportunità.
La Commissione è pronta a continuare a lavorare con la Grecia.
Ma, sia chiaro, la Commissione non può negoziare un nuovo programma senza un mandato dell’Eurogruppo.
Il risultato di ieri segnala un rifiuto delle riforme proposte, in buona parte, dalle stesse autorità elleniche, e collegate al programma di sostegno per la Grecia ormai scaduto.
L’Europa è stata dalla parte del popolo greco per tutta la durata della crisi. I contribuenti europei hanno offerto un'assistenza finanziaria senza precedenti.
Dal 2010 sono stati versati 184 miliardi di euro mediante lo strumento di prestito per la Grecia e il fondo europeo di stabilità finanziaria: un sostegno per riformare l’economia del paese e renderlo indipendente da aiuti esterni in futuro.
Ma l'attuazione delle riforme è stata spesso tardiva o parziale, aprendo il passo a una recessione prolungata e a maggiori difficoltà nell'attuazione delle riforme successive.
Tuttavia, soltanto otto mesi fa, la Grecia stava finalmente voltando pagina.
L’economia, gli investimenti e l'occupazione riprendevano a crescere. Il paese era sul punto di tornare sui mercati e terminare il programma di salvataggio per la fine dell’anno.
Purtroppo, l’attuale governo ellenico non è stato in grado di usare la proroga per produrre una strategia credibile, uscire dalla crisi, ripristinare la stabilità finanziaria e riavviare la crescita.
Il programma FESF per la Grecia e la relativa assistenza finanziaria sono scaduti il 30 giugno.
Le autorità greche hanno introdotto lunedì scorso controlli sui capitali, e la situazione della liquidità è diventata estremamente grave. La Grecia non ha pagato l'ultima rata del prestito dell'FMI.
Questa situazione è ingiusta per il popolo greco, che si trova nuovamente ad affrontare un futuro incerto.
Ora è prioritario che il governo greco attui rapidamente le riforme necessarie per ripristinare la stabilità finanziaria e la crescita economica e per affrontare i problemi sociali.
Ciò richiede responsabilità, e onestà con il popolo greco sulle potenziali conseguenze delle decisioni del governo.
La stabilità dell’eurozona non è in discussione. Il 27 giugno l’Eurogruppo ha ribadito che le autorità della zona euro sono pronte a fare tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziaria.
Abbiamo tutto ciò che serve per gestire la situazione:
- un’Unione bancaria per garantire la stabilità del settore finanziario;
- un meccanismo europeo di stabilità con munizioni pari a 500 miliardi di euro per aiutare le economie più vulnerabili;
- una governance economica e di bilancio più forte.
La Banca centrale europea sta sfruttando appieno gli strumenti di cui dispone per assicurare la stabilità, e la Corte di giustizia europea ha recentemente confermato le operazioni definitive monetarie.
La BCE ha già dichiarato che sta monitorando da vicino la situazione dei mercati finanziari e le possibili implicazioni per la politica monetaria e i rischi per la stabilità dei prezzi nell'eurozona, ed è determinata a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione nell’ambito del suo mandato.
Con la relazione dei cinque presidenti stiamo partendo dai risultati già ottenuti per rafforzare ulteriormente l’Unione economica e monetaria non appena possibile.
Una cosa è chiara: il posto della Grecia è, e rimane, in Europa. Per risolvere questa situazione molto difficile tutte le parti devono collaborare in modo responsabile per il bene del popolo greco.
leggi tutto:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150706_dichiarazione_dombrovskis_referendum_grecia_it.htm
Ufficio Europa e Interventi Comunitari
Corso Cavour 98122 Messina - tel.?0907761827/830/832 fax 0907761830 mail ufficioeuropa@provincia.messina.it