GURI n. 171 del 24/07/2017 - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità
Avviso Pubblico per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul
Finalità
Con l’Avviso, il Dipartimento per le pari opportunità intende:
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promuovere e sostenere una serie di interventi progettuali, anche di carattere innovativo, riconducibili a diverse Linee di intervento, volti a proseguire la strategia nazionale di completa e rigorosa attuazione di tutti gli obblighi nascenti dalla Convenzione di Istanbul e delle priorità del Piano straordinario mediante il potenziamento delle capacità di intervento dei servizi generali e specializzati e il più ampio coinvolgimento dei possibili beneficiari sui temi della violenza;
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dare avvio in forma sperimentale ai programmi rivolti agli autori di atti di violenza domestica.
Linee di intervento
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Progetti finalizzati a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
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Progetti di supporto alle donne e a coloro che si identificano nel genere femminile detenute che hanno subito violenza ed azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza specifiche per il contesto degli istituti penitenziari.
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Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti.
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Progetti volti a migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche lesive.
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Progetti innovativi di supporto e protezione delle donne sottoposte anche a violenza c.d. “economica”.
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Progetti di animazione, comunicazione e sensibilizzazione territoriale rivolti alla prevenzione della violenza di genere mediante la realizzazione di campagne di comunicazione, educazione, attività culturali, artistiche e sportive, per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini.
Proponenti
Linea d’intervento A: i soggetti promotori dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio quali:
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Enti locali, in forma singola o associata ;
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Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tradonne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere;
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Enti pubblici territoriali e non, incluse Aziende ex art. 2555 c.c. e ss.;
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Soggetti di cui alle lettere a), b) e c) di concerto, di intesa o in forma consorziata.
Anche per i casi di partecipazione in forma associata, e non come capofila, è ammessa la presenza di:
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Piccole e medie imprese e commerciali;
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Consorzi;
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Società di persone quali Società semplice - Società in nome collettivo - Società in accomandita semplice;
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Società Cooperative;
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Enti di formazione professionale.
Linea d’intervento B: i soggetti promotori dei Centri antiviolenza e le Case rifugio quali:
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Enti locali, in forma singola o associata ;
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Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere;
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Enti pubblici territoriali e non, incluse Aziende ex art. 2555 c.c. e ss.;
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Soggetti di cui alle lettere a), b) e c) di concerto, di intesa o in forma consorziata.
Anche per i casi di partecipazione in forma associata, e non come capofila, è ammessa la presenza di:
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Piccole e medie imprese e commerciali;
-
Consorzi;
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Società di persone: Società semplice - Società in nome collettivo - Società in accomandita semplice
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Società Cooperative;
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e. Enti di formazione professionale;
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f. Istituti penitenziari.
Linea d’intervento C: i soggetti singoli o associati (pubblici o privati) che abbiano le competenze per la gestione di percorsi di accompagnamento, presa di coscienza e cambiamento di uomini autori di violenza o a rischio di comportamenti violenti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, al fine di prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti nonché a prevenire nuove violenze e il rischio di recidiva.
Anche per i casi di partecipazione in forma associata è ammessa la presenza in ciascuna ATS, e non come capofila di:
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Enti locali, in forma singola o associata;
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Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere;
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Università italiane statali e non statali riconosciute;
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Altri enti pubblici territoriali e non, incluse Aziende ex art. 2555 c.c. e ss.
Linea d’intervento D: i soggetti promotori dei Centri antiviolenza e le Case rifugio quali:
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Enti locali, in forma singola o associata ;
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Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere;
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Altri enti pubblici territoriali e non, incluse Aziende ex art. 2555 c.c. e ss.;
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Soggetti di cui alle lettere a), b) e c) di concerto, di intesa o in forma consorziata.
Anche per i casi di partecipazione in forma associata, e non come capofila, è ammessa la presenza di: Organismi del Terzo settore non aventi scopo di lucro che abbiano tra le proprie finalità la tutela della salute o dei diritti delle donne migranti.
Linea d’intervento E: i soggetti promotori dei Centri antiviolenza e le Case rifugio quali:
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Enti locali, in forma singola o associata ;
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Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere;
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Altri enti pubblici territoriali e non, incluse Aziende ex art. 2555 c.c. e ss.;
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Soggetti di cui alle lettere a), b) e c) di concerto, di intesa o in forma consorziata.
Linea d’intervento F:
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Enti locali, in forma singola o associata ;
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Scuole pubbliche e parificate di ogni ordine e grado e le Università italiane statali e non statali riconosciute;
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Altri enti pubblici territoriali e non, incluse aziende ex art. 2555 c.c. e ss.;
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Enti non profit (Associazioni riconosciute e non- Fondazioni- Comitati – Onlus – Imprese sociali Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza - Organizzazioni di volontariato - Cooperative sociali – Soggetti della cooperazione allo sviluppo – Associazioni e società sportive dilettantistiche – Associazioni di promozione sociale - Circoli di cultura cinematografica);
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Piccole e medie imprese e commerciali;
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Consorzi;
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Società di persone: Società semplice - Società in nome collettivo - Società in accomandita semplice;
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Società Cooperative;
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Enti di formazione professionale.
La realizzazione delle attività progettuali dovrà essere svolta esclusivamente dal proponente, sia in forma singola o ATS, non essendo ammesso l’affidamento a soggetti terzi delle attività medesime.
Progetti
Le proposte progettuali, per ciascuna delle Linee di intervento, dovranno prevedere e specificare le attività indicate nell’Allegato 1 dell’Avviso. I soggetti ammessi a partecipare possono presentare proposte progettuali, sia in qualità di proponente singolo che in ATS, su più linee di intervento indicate.
E’ esclusa la presentazione da parte di un soggetto proponente sia in forma singola che in ATS, di più proposte progettuali nell’ambito di una stessa Linea di intervento.
I Progetti dovranno avere una durata massima di diciotto mesi.
Risorse finanziarie
Alla realizzazione degli obiettivi dell’Avviso è destinato un finanziamento complessivo pari ad euro 10.000.000,00 così ripartito:
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Linea di intervento A € 3.900.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 350.000;
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Linea di intervento B € 1.000.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 100.000;
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Linea di intervento C € 1.000.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 100.000;
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Linea di intervento D € 1.000.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 100.000;
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Linea di intervento E € 200.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 25.000;
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Linea di intervento F € 2.900.000,00 con limite massimo per Progetto pari a € 250.000.
Scadenza
30 settembre 2017.
GURI n. 171 del 24/07/2017
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