La Camera dei Deputati ha approvato, il 24 maggio c.a., il testo definitivo della legge delega per la riforma dei contratti pubblici.
Il testo, che passerà ora alla ratifica – senza ulteriori modifiche - del Senato, prevede una serie di criteri che il Governo dovrà rispettare nella stesura del nuovo codice dei contratti pubblici.
L'intervento normativo è volto ad adeguare la disciplina esistente a quella del diritto europeo e ai principi espressi nel corso degli anni dalla giurisprudenza in materia di contratti pubblici. Più in generale, l’obiettivo complessivo della riforma è quello di razionalizzare, riordinare e semplificare la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Il testo della legge contiene i principi e i criteri direttivi a cui dovrà attenersi il legislatore delegato; in estrema sintesi, si riportano di seguito alcuni punti:
• garantire il perseguimento di obiettivi di coerenza e aderenza alle direttive europee
• rafforzare le competenze dell'Autorità nazionale anticorruzione
• ridefinire la disciplina in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti (attraverso riduzioni e accorpamento)
• incentivare la partecipazione da parte delle micro e piccole imprese
• semplificare la disciplina dei contratti pubblici che abbiano un importo inferiore alle soglie di rilevanza europea
• semplificare le procedure finalizzate alla realizzazione di investimenti in tecnologie verdi e digitali
• garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale nell’affidamento degli appalti pubblici
• prevedere l'obbligo di specifiche clausole sociali volte a garantire la stabilità occupazionale
• intervenire per ridurre i tempi relativi alle procedure di gara
• razionalizzare e semplificare le cause di esclusione al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe
• individuazione di meccanismi sanzionatori e premiali volti a incentivare la tempestiva esecuzione dei contratti
Dalla data di entrata in vigore della legge delega, il Governo dovrà adottare, entro sei mesi,uno o più decreti legislativi relativi alla disciplina dei contratti pubblici.
Leggi Dossier integrale
Fonte Camera dei Deputati