Green Public Procurement (GPP) è l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita, metodo che valuta un insieme di interazioni che un prodotto o un servizio ha con l'ambiente e l'impatto ambientale (positivo o negativo) che scaturisce da tali interazioni.

Nella sua forma più completa, il Life Cycle Assessment LCA considera l'intero ciclo di vita, includendo quindi le fasi di preproduzione (quindi anche estrazione e lavorazione delle materie prime), produzione, distribuzione, uso (quindi anche riuso e manutenzione), riciclaggio e dismissione finale.

In Italia il Green Public Procurement – ovvero l’adozione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici – è diventato obbligatorio per le forniture, servizi e lavori di qualsiasi importo con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs 50 del 18 Aprile 2016, in particolare all’articolo 34, corretto poi con il D.lgs del 19 aprile 2017, n. 56).

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