Savoca

Savoca

Pubblicato il:

16 novembre 2006

Ultima revisione:

23 novembre 2010


Savoca


Altre informazioni:

Centro agricolo dei Peloritani situato sul versante roccioso di un rilievo tra il torrente Savoca e la fiumara d'Agrò a circa 3 km.dalla costa ionica. Savoca è una italianizzazione del termine dialettale "Sauca" che deriva dal latino medievale "Sabucu", cioè pianta del sambuco il cui ramoscello è effigiato nel marmoreo stemma della città. La sua fondazione risale probabilmente a circa la metà del secolo XII, durante l'epoca normanna, con l'unione dei vari casali e masserie situati presso un castello citato col nome di Pentefur. La prima menzione del borgo risale comunque al 1415 quando era già in possesso degli arcivescovi di Messina che nel 1480 riedificarono e restaurarono il castello. Dal 1928 al 1948 il comune fu soppresso e aggregato a quello di S.Teresa di Riva. Savoca fu nel medioevo il principale centro sul versante ionico fra Messina e Taormina. La sua fortuna si basava fino al XIII sec sull'industria serica e sulla lavorazione della lana. Vi sorgevano numerosi opifici e filande e ancora oggi, nei numerosi ruderi, si scorgono qua e là resti di antichi telai che servivano per la tessitura. Notevole fu la coltivazione dei gelsi e di bachi da seta. Di alta qualità e molto vari nei gusti e nella gradazione furono anche i vini della campagna savocese che venivano anche esportati. Nel periodo 1820-1830 nel comune di Savoca, che comprendeva anche l'odierno territorio di S.Teresa di Riva e Furci Siculo, si esercitavano ben 25 mestieri tra i quali: tintore, murifabbro, mulattiere, mugnaio, ferraio, calzolaio, bracciale, bottaio, aromatorio. Nello stesso periodo esistevano anche professioni femminili quali bracciale, filandaia, lavatrice e tessitrice.

Allo stato attuale non esiste nel territorio di Savoca né piccola né grande industria ma soltanto forme di lavorazione artigianale come restauro di mobili e quadri antichi, lavorazione artigianale del marmo, costruzione di barche ed altri oggetti in legno. Molti vecchi savocesi, inoltre, costruiscono ancora, secondo un'arte antichissima che tende ormai a scomparire, cesti, panieri, canestri ed altri prodotti simili incrociando canne opportunamente tagliate e sagomate con verghe d'ulivo o di castagno. Fonte di reddito è anche l'agricoltura e l'allevamento di ovini.