Santa Marina Salina

Santa Marina Salina

Pubblicato il:

16 novembre 2006

Ultima revisione:

25 novembre 2010


Salina


Altre informazioni:

L'isola di Salina è dopo Lipari la seconda isola dell'arcipelago delle Eolie. Fu chiamata dagli antichi "Didyme" cioè "la gemella" perché presenta una grande valle che la divide perfettamente in due parti montuose da sembrare da lontano due isole. Il moderno nome di Salina deriva da uno stagno costiero che un tempo era utilizzato come salina. L'isola è costituita da sei vulcani. L'eruzione più recente si verificò nella parte occidentale dell'isola e creò il cratere di Pollara. Attualmente nell'isola si riscontrano modeste attività post-vulcaniche, "gli sconcassi" con emanazione di gas subacquee e vapori, vicino Rinella, che è una sorgente termale in località Pertuso chiamata "Quartoluoru".

L'isola di Salina amministrativamente è divisa in tre comuni autonomi: S.Marina Salina, Malfa e Leni. S.Marina Salina è un centro agricolo e turistico situato nella parte centrale della costa orientale alle falde del Monte Fossa delle Felci (942 m.) a metà di un'ampia baia. Nel territorio sono venuti alla luce resti di abitazioni romane e iscrizioni di età imperiale. Pochi frammenti di ceramiche a righe del VI-V sec.a.C. trovate sul Serro dell'Acqua, dosso isolato presso Santa Marina Salina fanno pensare che qui vi sia stato il primo stanziamento greco dell'isola. Composto un tempo da tre casali, S.Marina Salina, ebbe conferito il marchesato nel 1648 da Filippo IV. Il comune fu costituito nel 1909. Nella grotta detta del Saraceno sono stati scoperti altari e nicchie scavate nella roccia risalenti probabilmente al III sec.d.C.

L'asse portante dell'economia è rappresentata dalla pesca a cui si aggiunge il reddito proveniente dall'agricoltura (vigneto, olivi, fichi e capperi) e dal turismo. Ha una frazione in direzione sud: Lingua, la località sede del laghetto naturale, che costituiva il piano di evaporazione delle saline ormai in disuso perché non più competitive. Il comune di Leni si estende su una collina litoranea fra i due apparati vulcanici costituenti l'isola (M.dei Porri e Fossa delle Felci) in posizione elevata sulla costa meridionale.Il borgo che fu possesso nel sec.XVII della famiglia Galletti fu costituito come comune nel 1909. Frazione di Leni è Rinella. Questa località è caratterizzata da un vecchio borgo di pescatori e da grotte scavate nella roccia forse abitate in tempi remoti, con un'incantevole porticciolo che fa da rifugio alle barche da pesca locali. Sempre nel Comune di Leni, nella località di Valdichiesa è situato il santuario della Madonna del Terzito fondato probabilmente intorno al 700 d.C.e ricostruito intorno al 1622, con un magnifico dipinto settecentesco all'interno. Nel settore agricolo prevale la coltura a terrazza di viti, ulivi e frutta. Buona è anche la produzione di capperi. Vi sono impianti enologici ed oleari. Altri redditi provengono dalla pesca e dal turismo.

Malfa sorge sulle prime pendici del rilievo vulcanico del Monte Fossa delle Felci (m.962). Il paese si estende su una zona collinare litoranea. Le sue case sono poco addossate le une alle altre e hanno belle pergole e orti intorno. Malfa rappresenta il maggior centro della produzione della malvasia. Nella sua esportazione sono compresi il vino ed i capperi. Uscendo dal paese si attraversa una zona coltivata a vigneti per lo più tenuti a pergole molto basse per riparare le colture dai venti. Verso il Serro di Pollara la natura cambia, dominano le pomici biancastre del cratere di Pollara e al posto delle vigne subentrano radi olivi e cespugli di capperi. Pollara è costituita da case sparse nella conca coltivata a viti, olivi e capperi. La zona è la più sismica dell'isola. A Malfa si è rinvenuta la più antica testimonianza dell'isola costituita da una tomba attribuibile a fasi arcaiche dell'età del bronzo. Sono venute alla luce, inoltre, alcune iscrizioni funerarie di tombe di tarda età ellenistica. Le principali risorse economiche sono costituite dalle produzioni del vino (malvasia), uva passa, capperi e ortofrutticoli. Fonti di reddito sono inoltre la pesca, la pastorizia e il turismo.