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Il territorio di S.Stefano di Camastra è situato nella parte estrema della provincia di Messina e si affaccia sulla costa settentrionale della Sicilia sul mar Tirreno. Secondo la tradizione orale, sembra che il primo nucleo stefanese risiedesse originariamente a Romei (da cui Nomei, l'antico nome degli Stefanesi), una località limitrofa a Mistretta.Scampati ad un terremoto nel VII sec.d.C., in epoca bizantina, si rifugiarono dapprima attorno ad un Monastero a S.Maria del Vocante e successiva-mente, per essere meglio protetti dalle incursioni arabe, attorno ad un altro Monastero dei Benedettini posto in cima al monte dedicato a S.Stefano. Più tardi, raggiunto il mare e venuto a contatto con gli arabi, gli Stefanesi in possesso di ottima argilla impararono il mestiere di "quartarara". Nel 1682 un terremoto causerà il trasferimento del paese e la sua ricostruzione più a sud, nel feudo di Giuseppe Lanza Barresi, principe di Camastra.
Fu proprio in quel momento che l'attività degli "stazzunara" necessaria per la ricostruzione delle tegole e dei "catusa" e che si avvalse dell'abbondante argilla presente attorno al paese, si rifornì e coprì un ruolo importante nel futuro dell'economia del paese. Nel '700, incrementato il commercio per mare, gli stefanesi si interessarono alla mattonella maiolicata. Assimilate le tecniche dei colori e degli smalti degli artigiani napoletani, daranno vita, per tutto l'800 ad una innumerevole serie di piastrelle maiolicate che per la loro originalità sono espressione di un preciso momento della storia dell'arte della Sicilia. La nascita dell'arte della ceramica vera e propria si può far risalire ai primi anni del '900 quando si passò da una produzione esclusivamente economica formata da oggetti in terracotta come vasi, giare, "quartare e bummuli" alla ceramica artistica che si è affinata sempre di più col passare degli anni e costituisce oggi l'asse portante dell'economia stefanese. Inoltre la trasformazione industriale dell'artigianato della ceramica ha fatto sì che S.Stefano di Camastra diventasse un centro importante non solo a livelli regionale ma anche a livello nazionale e internazionale. Oltre alla lavorazione artistica della ceramica si pratica anche la pesca e l'agricoltura.