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Centro agricolo che si estende lungo le pendici dei Nebrodi in una bellissima vallata a forma d'edera attraversata dal Timeto. Fu sempre città feudale. Per quanto riguarda le sue origini non si hanno notizie certe e gli studiosi indicano tre ipotesi: che il paese risalga al periodo greco, che sia sorto nei primi anni del Cristianesimo o che, infine, sia stato costruito dai cittadini di Tindari. Nell'827, gli Arabi, sbrcati in Sicilia, vi si erano stabiliti; in seguito nell 'XI secolo, quando Ruggero d'Altavilla liberò la Sicilia dai Saraceni, fra le tante battaglie, due furono combattute nel territorio di San Piero. In questa impresa Ruggero fu aiutato dal Marchese di Monferrato, per cui questo idioma, fondendosi con quello locale diede origine a quel dialetto gallico-italico che ancora oggi è tipico di questa zona.
Il cardine portante dell'economia sampietrina è costituito dall'agricoltura (agrumi, cereali, frutta, nocciole, noci, castagne, uva e olive) e dallo allevamento (bovini e ovini). Sono presenti industrie nel settore alimentare (dolciaria, produzione di acque gassate), nel settore dell'abbigliamento (pantalonificio) e nella lavorazione del marmo di cui esistono numerose cave. Fiorente è il commercio di nocciole.