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Pagliara è sito sul versante ionico dei Peloritani e precisamente nel bacino dell'omonimo torrente che scorre da ovest verso est. Sulle origini di questo centro agricolo molte fonti concordano sul nome "Pagliara". Dei pastori, probabilmente venuti da Nisi (Fiumedinisi) e in cerca di un luogo dal clima più mite si stabilirono all'alveo del torrente S.Caterina, dove incominciarono a costruire le "pagliare", cioè case fatte di paglia e rami. Da qui il nome Casale Tuguriorum, Paglarus, Liglara, Palearia, Pagghiana. Nacque così Pagliara sita nel territorio di Savoca e più precisamente nel possedimento di Pentefurres (cinque ladroni). Nel 1500 il nucleo abitatoè caretterizzato da forme chiuse ed ammassate con una media di 60 famiglie. Il Comune fu costituito verso il 1600, epoca in cui comprendeva le borgate di Rocchenere e Madonna delle Grazie. In effetti dal 1652 tutti i censimenti considerarono gli abitanti di Pagliara separatamente da quelli di Savoca e di conseguenza è pensabile che già da allora, Pagliara, fosse comune autonomo.Inoltre alcune opere d'arte, conservate nella Chiesa di S.Pietro e Paolo, confermano l'ascesa e la prosperità che nel 600 dovettero caratterizzare la vita del neo municipio.
Dopo alterne vicende il 12 novembre del 1935 si perviene ad un concordato tra i Comuni di Roccalumera, Pagliara e Furci Siculo. Negli anni seguenti un evento decisivo per l'assetto del Comune fu il tentativo di separazione del 1953-54 ad opera delle frazioni Rocchenere e Locadi. Non esistono attività artigianali importanti: un tempo esistevano fabbriche di tegole e di oggetti in argilla ora scomparse. Un'altra attività praticata da tutte le famiglie fino a pochi anni addietro era l'allevamento del baco da seta. Gli abitanti di Pagliara attualmente lavorano per lo più in campagna sfruttando le piantagioni di agrumi e di ulivi per cui il reddito principale è costituito dall'agricoltura.