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Centro agricolo collinare situato a circa 497 metri di altitudine tra Capo d'Orlando e Castell'Umberto.Del borgo si fa menzione nel 1094 quando dal conte Ruggero viene ceduto, metà del territorio di Naso, al monastero di S.Bartolomeo di Lipari e a quello di Patti. Nel 1220, come si rileva dal censo di Federico II, signore di Naso, fu Blasco Alagona i cui discendenti ne rimasero in possesso fino al 1401. Fu in seguito possesso degli Aragona e dei Ventimiglia. Nel 1595 Giuseppe Ventimiglia trasferì la signoria a Girolamo Joppolo. Naso ha un ricchissimo patrimonio artistico. Di notevole interesse la Chiesa Madre dei SS.Apostoli Filippo e Giacomo, di stile barocco, che conserva all'interno della Cappella di Maria SS.del Rosario una Madonna col Bambino e una statua in marmo raffigurante Maria SS.della Neve, entrambe di scuola gaginesca. Di pregevole fattura è anche un crocifisso ligneo, di proporzioni naturali, del secolo XVII. Di notevole interesse artistico sono poi la Chiesa del SS.Salvatore del XIV secolo di stile rinascimentale con all'interno un trittico marmoreo attribuito al Gagini raffigurante la Vergine con il bambino tra due Santi; il tempio di S.Cono del XV secolo, la Chiesa di S.Pietro dei Latini con un quadro del 1500 di Maria SS.del Rosario, dipinta sul legno, di autore ignoto. Interessanti i ruderi del castello costruito nell'820 e ancora esistente fino al 1786.
La principale fonte di reddito è l'agricoltura che si basa principalmente sui terreni coltivati ad uliveti, vigneti e noccioleti. L'artigianato è presente particolarmente nella lavorazione tradizionale delle pelli, molto rinomata in tutta l'Italia. Presenti sono anche un maglificio e un oleificio. Fra i personaggi illustri cui Naso ha dato i natali ricordiamo Francesco Lo Sardo.