Motta d'Affermo

comune

Pubblicato il:

14 novembre 2006

Ultima revisione:

23 novembre 2010


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Altre informazioni:

Centro agricolo dei Nebrodi occidentali Motta d'Affermo sorge su un crinale di un gruppo montuoso, alle falde del monte S.Cuono (924 m.) tra le fiumare di Tusa e di S.Stefano. Le origini del borgo che anticamente veniva denominato "Sparto" dal cenobio di S.Maria di Sparto, risalgono alla denominazione normanna, quando il territorio venne dato come feudo da Ruggero II ad uno dei conquistatori. Di esso si fa menzione nel 1296 nel censimento dei baroni di Aragona. Appartenne a varie famiglie nobiliari tra cui i Chiaromonte, dei quali, rimase possesso fino al 1344. Ad edificare il castello nel casale di Sparto fu Munzio Albamonte. Nel 1397 durante il regno di re Martino il casale di Motta di Sparto mutò nome in quello di Motta di Firmo. Nel 1693 Gregorio Castelli acquistò l'intero feudo di Motta.Di particolare interesse artistico a Motta d'Affermo è la Chiesa di S.Maria degli Angeli, edificata nel 1453, che conserva al suo interno un pregevole ciborio in legno, decorato con oro zecchino, dal 1685.

Fiorente nel passato era la lavorazione del lino di cui rimane testimonianza nella via ancora oggi denominata via Manganelli per la presenza di numerosi manganelli, strumenti, cioè, usati per la lavorazione del lino. Oggi l'agricoltura, insieme alla pastorizia, rimane la principale fonte di reddito. La coltivazione prevalente è quella dell'ulivo, del castagno e del nocciolo. Notevole è anche la produzione di olio e di prodotti caseari. Da Motta d'Affermo, che potenzialmente potrebbe trovare motivo di notevole rilancio economico nel settore dell'agriturismo, allo sguardo del visitatore si offre un magnifico panorama che dai dolci declivi collinari arriva fino al Mar Tirreno con sullo sfondo l'incantevole contorno delle isole Eolie.