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Centro agricolo dei Nebrodi, Longi sorge a circa 620 metri sul livello del mare, alle falde nord-orientali del gruppo delle Rocche del Crasto. Le origini del paese sono incerte e si fanno risalire all'antichissima città sicana del "Crastus". Pare, infatti, che dopo la distruzione della città, da parte degli arabi, la popolazione scese più a valle, in posizione sovrastante il torrente Fitalia, in cui fondò un centro abitato con molte fortificazioni che chiamò "Castrum Longum". Con il trascorrere del tempo, forse per amore di brevità, il borgo venne denominato Longi. Nel 1234, per concessione di Federico II di Svevia, il centro divenne baronia dei Lancia che ne ebbero il possesso fino al 1659 quando, per successione, passò a Silvestro Napoli ed ai suoi discendenti. Di epoca medievale sono i resti di una chiesa di cui rimane solo la torre campanaria e il castello. La Chiesa Madre, ricostruita dopo il 1851 conserva il robusto campanile quattrocentesco al suo interno, si possono ammirare una Madonna marmorea attribuita al Gagini, alcune tele del Novelli, un pregevole Ecce Homo in legno barocco e un coro seicentesco intagliato, scolpito dal maestro Vanaria di Messina nel 1654.
Nella Chiesa dedicata alla SS. Annunziata è custodita un'altra Madonna marmorea del Gagini. Nel territorio di Longi vengono praticate le colture più diverse dai cereali al frumento, nella zona montana, alla produzione di nocciole, olive, castagne e uva nella zona collinare. Di importanza fondamentale per l'economia longese è l'allevamento dei bovini, degli ovini, dei suini e degli equini. E' da ricordare, a tale proposito, la Fiera del Bestiame che si tiene in contrada Gazzana, a luglio e che richiama allevatori da tutta la Sicilia. Notevole è l'attività di piccole industrie del settore dell'abbigliamento.
Sopravvivono ancora delle caratteristiche botteghe artigiane per la lavorazione del ferro e del legno. Scomparse del tutto, invece, la bachicoltura e la lavorazione del lino e della canapa, un tempo molto fiorenti. Da Longi è possibile effettuare interessanti escursioni al Monte Krastos e alle "grotte del Lauro" che conservano interessanti e suggestive formazioni stalattitiche.