Fiumedinisi

comune

Pubblicato il:

14 novembre 2006

Ultima revisione:

24 novembre 2010


Stemma di Fiumedinisi


Altre informazioni:

Comune dei Peloritani sud-orientali, sito alle falde del monte Pizzo della Croce (1214 m.), raggruppato in un'ansa del fiume Fiumedinisi (dal latino "Flumen Dionisii") vicino allo sbocco del mare Ionio. Fondato nel III sec.a.C. dai Greci come dimostra il notevole materiale archeologico d'epoca greca ritrovato nel territorio. Nel censo di Federico II d'Aragona del 1320 risulta signore di Fiumedinisi Ruggero di Vallone, mentre nel 1336 passò a Giaimo di Villanova per diritto della moglie Beatrice, figlia di Ruggero. Nel 1393 per privilegio di Martino I, Fiumedinisi fu concesso a Tommaso Romano Colonna e ai cui discendenti rimase. Si presenta oggi come un ridente paese con importanti monumenti storico-artistici quali il castello Belvedere, costruito dagli arabi intorno al IX secolo, e il palazzo della Zecca che in un primo momento serviva a raccogliere i minerali estratti nel territorio e che in seguito funzionò anche da zecca, sostituendo quella di Messina.

Oggi Fiumedinisi si presenta come una località che può offrire oltre ad importanti opere artistiche anche panorami incantevoli ed affascinanti. La parte bassa del territorio è coltivata ad agrumeti ed uliveti mentre quella alta a vigneti, castagneti e querceti. A nord del paese si estende il bosco comunale con una superficie di 76 ettari. Il territorio di Fiumedinisi è ricco di piccole sorgenti naturali tra cui le sorgenti della "Santissima", dal quale parte un acquedotto che fornisce Messina, e la sorgente "Vacco" dalla quale parte invece un acquedotto che rifornisce il Comune. In passato una delle attività principali del paese era la produzione e la tessitura della seta, oggi completamente scomparsa.