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Castelmola è un comune che ha origine antichissime. Secondo il Prof.Casagrandi ebbe la denominazione "Mylai" dai primi navigatori ellenici che la scorsero in lontananza e che le diedero questo nome per la sua caratteristica conformazione di gran sasso rotondo, raffigurante o un enorme mola o una grande macina da mulino sovrapposta ad una altura che funge da base.
La sua storia è legata strettamente a quella di "Tauromenion" l'odierna Taormina tanto che le loro vicende sono spesso così fortemente intrecciate da non poter distinguere quelle di una da quelle dell'altra. Distrutta da Dionigi, di Siracusa, nel 392 a.C., fu ricostruita nel 350 a.C.costituendo l'acropoli più alta della Tauromenion Greco-Sicula. Sotto il periodo romano ebbe un certo splendore, servì da rifugio per gli schiavi ribelli durante le guerre civili (135-132a.C.).Successivamente subiva l'invasione Musulmana.
Risorgeva successivamente sotto il periodo dei Normanni, pur rimanendo sempre nei modesti limiti di borgo. Importantissimi sono i resti di una necropoli Sicula (X-VII sec a.C.) in località "Cocolonazzo di Mola", il cui materiale viene conservato nel museo archeologico di Siracusa.
Per quanto riguarda le attività economiche, c'è da rilevare che Castelmola vive principalmente di attività terziarie connesse al turismo. Nel settore dell'artigianato, invece, c'è da segnalare: la produzione dei suddetti "scanni", antichi sgabelli costruiti in legno di Ferla; il ricamo a mano di tessuti e i lavori in ferro battuto.