ARRIVA PER LE AZIENDE LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE

ARRIVA PER LE AZIENDE LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE

Il nuovo PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rivolge particolare attenzione all’occupazione e alla crescita professionale femminile. In particolare introduce per le aziende grandi, medie, piccole o microimprese – a partire da aprile 2022 –  un “Sistema di certificazione della parità di genere”. Prevede dei meccanismi premianti di sgravi e agevolazioni per le imprese che si certificano (es. punteggi aggiuntivi nei bandi di gara, sgravi contributivi ecc.), ma anche di qualificazione nell’accesso a bandi e fondi.

Una certificazione pensata per accompagnare le imprese a ridurre il divario di genere e quindi una maggiore parità tra lavoratrici e lavoratori. È previsto uno stanziamento iniziale di 10 milioni di euro per creare un sistema che incentivi le aziende a ridurre il gap donne-uomini.

La misura è stata predisposta per favorire l’assunzione di personale femminile, anche in ottica di una rivalutazione dei ruoli, aiutando le carriere femminili per consentire un riequilibrio di genere nei principali ruoli aziendali, ma anche una maggiore tutela della maternità che diventi una scelta di vita e non una fase di arresto della carriera.

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Come conviene muoversi nella strategia aziendale per anticipare questa “Certificazione della parità di genere”?

Sicuramente è necessario muoversi su più fronti. Ad esempio:

  • predisporre e adottare un piano di “azioni positive” per l’equità di genere come documento permanente nell’organizzazione aziendale;
  • attivare un sistema di valutazione del personale, attento alle competenze e alle potenzialità di crescita specifiche del personale femminile;
  • prevedere un costante sistema di monitoraggio delle condizioni di lavoro del personale femminile.

Quali sono le misure più urgenti da attuare in azienda per favorire la parità di genere?

Sicuramente la parificazione degli stipendi a parità di mansioni (il gap tra gli stipendi mensili di uomini e donne in Italia è del 14,3%, che si traduce in buste paga molto più leggere e conseguenti pensioni “leggere”).

Un maggiore equilibrio di genere nella dirigenza e nei ruoli di responsabilità ed una rigorosa attenzione per le tematiche di genere in tutte le pratiche aziendali.

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Ovviamente non possono mancare misure di supporto della genitorialità volte a favorire la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro per i propri dipendenti e modalità innovative di organizzazione del lavoro.

Come sarà realizzata?

La fase sperimentale sarà da aprile 2022 ad aprile 2026 e verrà supportata da servizi di accompagnamento e assistenza.

Saranno emanate delle linee guida per la definizione del sistema e della premialità, partendo dall’istituzione di un Tavolo di lavoro sulla “Certificazione di genere delle imprese”, presso il Dipartimento Nazionale delle Pari Opportunità.

È prevista una piattaforma di raccolta dati disaggregati per genere e di informazioni sulla certificazione, e dell’albo degli enti accreditati.

Per informazioni, rivolgersi all’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Messina, Via Dogali 1/D, 3°piano del Centro per l’impiego.

 Si riceve solo per appuntamento contattando:

Segreteria Ufficio della Consigliera di Parità, Dott.ssa Tania Cannameli, tel. 090/2984781,

mail: gaetana.cannameli@regione.sicilia.it;

Consigliera di Parità: Dott.ssa Mariella Crisafulli, mail: m.crisafulli@regione.sicilia.it – mobile 3666439840